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Realizzare il proprio sito web

Il web oggi più che mai fa parte delle nostre vite, al pari di un pranzo o del tg televisivo.

Questo perché ci permette di ottenere tonnellate d’informazioni con semplici click o tocchi della mano.

Se ci pensi, la prima cosa che facciamo quando non sappiamo qualcosa, è sfilare il proprio smartphone di tasca e andare su internet a cercare. 

Un tempo avremmo chiesto le indicazioni stradali ai passanti di una località, oggi appare più normale aprire Google Maps.

Di fatto, per qualsiasi business è fondamentale essere online, perché è qui che l’utente si rivolge per trovare risposte.

Avere solo una presenza social è sicuramente un buon primo passo, tuttavia

Realizzare il proprio sito web

riflessione
Perché preoccuparsi di avere un sito?

Per raggiungere molte più persone (e quindi potenziali clienti) serve un proprio sito web che anzitutto rafforzi la propria immagine con un senso di maggior professionalità e affidabilità. 

Molte professionisti e aziende hanno un sito web per la propria attività, che funga in primis come da hub, ossia come punto di raccolta per il potenziale cliente, di tutte le informazioni necessarie e garanzia implicita della nostra “esistenza”.

A prescindere dal tipo di servizio che si offre, tutti dovrebbero avere un proprio sito web per la propria attività. 

Il perché è presto detto: guadagni di più.

Infatti avrai un importante vantaggio rispetto alla tua concorrenza che ancora ingenuamente non ha un proprio sito e quindi sta di fatto rinunciando a maggiori opportunità di avere nuovi clienti.

Quindi in sintesi, un sito ti permette di:

  1. Conferire maggiore professionalità ed affidabilità alla tuo personal brand in quanto la tua professione non è presente solo come ennesima pagina social o annuncio su un marketplace, ma anche tra i risultati diretti di Google.
  2. Ottenere anche altri clienti esterni alle piattaforme, dove si è soltanto ospiti e in balia delle loro policy, andando così a marginare di più ed evitare l’eventuale costo in commissioni per la loro intermediazione.
  3. Offrire una presentazione migliore grazie ad una personalizzazione nettamente superiore come una gallery di foto più ampia, descrizioni libere, link specifici, recensioni da te selezionate e altro ancora.
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Ma posso farmi un sito da solo e risparmiare?

Io credo che all’inizio sia anche sensato prendere coscienza di cosa significa fare un buon sito da zero, sia in termini di tempo necessario che di competenze da avere.

Noi ti possiamo anticipare che anche con un moderno CMS come WordPress, sebbene sia estremamente valido e relativamente semplice, possono essere necessarie dalle 30 alle 50 ore per realizzare un lavoro minimamente accettabile.

E questo quantitativo di tempo, puramente indicativo, non tiene conto di tutto ciò che viene prima o a contorno, come il brainstorming iniziale utile all’ideazione del giusto workflow,  il “percorso” che l’utente intraprende utilizzando i tuoi servizi digitali. 

La domanda giusta ora diventa, nel tuo caso specifico meglio provare ad improvvisarsi web designer o delegare a professionisti? 

Ovviamente la risposta dipende dal budget che si ha a disposizione e dall’importanza che vuoi che ottenga il tuo sito e con questo, il tuo brand.

Se poi non sai rispondere perché non conosci il lavoro del web designer, ti basti sapere che è quella figura che si occupa della progettazione e creazione delle singole pagine web e il responsabile del funzionamento tecnico del sito, della comunicazione presente in esso, dell’aspetto grafico ovvero della UI (User Interface) e della esperienza e coinvolgimento dei visitatori del sito ovvero la UX (User Experience). 

Come avrai capito non si tratta di un lavoro che si può improvvisare sperando in risultati positivi, ma al pari di un ingegnere, un falegname o qualsiasi altro lavoro, richiede anni di studio ed esperienza per essere svolto al meglio.

In ogni caso se volessi provare a farti un sito da solo, puoi imparare le basi in questo nostro articolo di approfondimento.

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Bella la presenza online ma se voglio vendere?

Tralasciando i marketplace come Amazon o eBay, che sono canali alternativi e mai realmente sostitutivi ad un proprio sito web, partiamo col dire che non esistono solo i cosiddetti siti “vetrina”.

Infatti come probabilmente saprai, se hai necessità di vendere ciò di cui hai bisogno è un ottimo sito e-commerce o di un e-learning.

  • Nel primo caso, parliamo di uno store online, perfetto se vuoi vendere i tuoi prodotti fisici, automatizzandone i processi commerciali e logistici. In questo caso consigliamo e noi stessi adottiamo soluzioni SaaS (Software as a Service), come Shopify, Prestashop e BigCommerce. Queste piattaforme per quanto siano soluzioni più semplici da sviluppare e gestire, di contro non risultano eccessivamente personalizzabili.
  • Nel secondo caso, si tratta solitamente di una piattaforma online, perfetta se per vendere i tuoi prodotti digitali, fornendo una valida esperienza di utiizzo ai tuoi utenti. Anche in questo caso consigliamo e noi stessi adottiamo soluzioni SaaS, come LearnWorlds, Teachable o Kajavi, complete di tutti gli strumenti necessari alla corretta fruizione degli info-contenuti: dai video-corsi agli ebook.
 

Facendo un passo indietro, prima abbiamo sottolineato “ottimo”, sai perché? 

Vendere online è molto difficile se si ha un sito ben ottimizzato e prestante, figuriamoci con uno amatoriale e tendenzialmente mediocre!

Tuttavia ricordati che il sito da solo non basta…

Serve anche essere ben posizionati, ma lo vedremo in un prossimo articolo dedicato alla SEO (Search Engine Optimization).  

Per adesso è tutto, a presto!

Studio De Lorenzo